Il trasporto delle merci in ADR è stato interessato dalle disposizioni attuate per il contenimento della emergenza epidemiologica da COVID-19.
Sicuramente infatti il blocco delle attività edili ha comportato nelle settimane passate una riduzione degli ordini per le merci pericolose utilizzate in edilizia, principalmente vernici e solventi (Classe 3 - Liquidi infiammabili). Parimenti il minor consumo di carburante per autrotrazione e riscaldamento ha determinato un calo nel trasporto in cisterna degli idrocarburi. Vi sono stati inoltre alcuni casi di blocco totale: i fuochi pirotecnici (Classe 1 - Esplosivi), ad esempio, o le apparecchiature contenenti batterie al litio come biclette elettriche e monopattini (Classe 9 - Pericoli diversi).
I prodotti utilizzati per la pulizia e la sanificazione, principalmente appartenenti alla Classe 8 - Corrosivi, hanno invece mantenuto la loro quota di mercato.
Si è posto - e si pone tuttora - il problema dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti da soggetti infetti o in isolamento che, ancorché classificati con il 20.03.01 (rifiuti non pericolosi), conservano ai fini ADR le loro caratteristiche di infettività e in ogni caso impongono specifici protocolli per la sanificazione dei mezzi al termine del trasporto verso l'impianto di smaltimento o incenerimento, come anche la dotazione di specifici DPI per gli addetti.
Nel mentre si approssima la scadenza dell'Accordo Multilaterale M287 che riguarda il trasporto in esenzione ADR dei medicinali scaduti e - tra l'altro - l'utilizzo di imballaggi non revisionati per i rifiuti del GI III, attendiamo l'aggiornamento ADR 2021.
E' possibile ipotizzare che, accanto all'attenzione crescente riservata in questi ultimi anni agli oggetti contenenti merci pericolosi (ad esempio i RAEE), la norma vorrà porre particolare attenzione alla gestione dei rifiuti a rischio infettivo, settore di nicchia in passato e appannaggio esclusivo dei rifiuti di tipo ospedaliero.
Il pedurare dell'epidemia, infatti, e la possibilità concreta che la stessa possa ripetersi sotto altra forma dovrebbero indurre una maggiore attenzione verso questo comparto che ora riguarda la totalità delle imprese operanti nella raccolta dei rifiuti urbani nonché gli impianti TMB e la loro filiera.